27 ottobre inaugurazione sportello lavoro Rhodense

LO SPORTELLO LAVORO RHODENSE APRE I BATTENTI!
INAUGURAZIONE DOMENICA 27 OTTOBRE 2019 ORE 16.30
PRESSO LA SEDE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA IN VIA LIVELLO 22

Dalla forte volontà di collaborazione tra diverse organizzazioni politiche e sindacali del territorio è nato da un paio di anni il Coordinamento di Lotte del nord-ovest milanese: abbiamo sostenuto diverse lotte di lavoratori nel nostro territorio, siamo stati il nucleo originario da cui è nata la rete antifascista.sportello lavoro
Abbiamo promosso attività di controinformazione come l’assemblea cittadina contro il Decreto Sicurezza che tanti lavoratori ha colpito con la sua logica repressiva.

Il protrarsi della crisi, la forte deindustrializzazione del territorio a favore del modello industria 4.0 e del terziario avanzato. l’aumentare della disoccupazione e della precarietà, l’affermarsi di una logica del profitto e dello sfruttamento e di culture di odio, tutto ciò ci ha portati alla consapevolezza della necessità di rendere ai lavoratori e ai cittadini tutti un servizio di informazione, di supporto legale e fiscale che sia gratuito e realmente rispondente alle loro necessità.

Per questi motivi vogliamo inaugurare un nuovo servizio nella nostra Città: “lo Sportello Lavoro“. Leggi tutto “27 ottobre inaugurazione sportello lavoro Rhodense”

LO SCIOPERO PER SALVARE LA TERRA è SCIOPERO CONTRO IL CAPITALE!

ADERIAMO ALLO SCIOPERO DEL 27 SETTEMBRE! CONTRO LA DISTRUZIONE DELL’AMBIENTE, CONTRO IL CAPITALE!

Dalle ultime notizie di cronaca “nera” vediamo la foresta amazzonica andare in fumo per far spazio a piantagioni di palme, per il famoso olio, con il beneplacito di esponenti politici di spicco come Bolsonaro, presidente del Brasile, e sicuramente di imprenditori senza scrupoli il cui obiettivo è il profitto e non la salute della popolazione mondiale. Alla faccia del polmone del mondo!
In Giappone invece vogliono buttare in mare milioni di litri di acqua contaminata dalle radiazioni dell’impianto nucleare di Fukushima, un disastro ecologico di enormi proporzioni, ed anche qui solo profitto a danno dell’ambiente e del mare. Nello stesso mare in cui ogni anno finiscono 8 milioni di tonnellate di plastica, oltre a 400 milioni di rifiuti tossici di impianti industriali, mentre nell’Adriatico ci pensa il capitalismo del malaffare a scaricare rifiuti tossici e radioattivi.
Il livello di inquinamento e distruzione del mondo è arrivato, secondo esperti e studiosi del clima e della natura, ad un livello di non ritorno.
Senza parlare delle decine di guerre locali che infestano il pianeta, combattute con armi ed esplosivi di ogni tipo, incendi e distruzioni del territorio e dell’ambiente in continuazione.
Di fronte a questo, tutti i nostri sforzi per non inquinare e preservare la natura vengono vanificati, perché ci troviamo di fronte a fonti di inquinamento “legalizzate” di proporzioni inimmaginabili e tutto quello che facciamo per ridurre l’inquinamento e lo spreco non basta.
Quando ci chiederemo perché tutto questo, perché gli esseri umani sono arrivati ad ipotecare il futuro del mondo e delle nuove generazioni?
A più riprese abbiamo sostenuto che la distruzione dell’ambiente, la modifica del clima, lo sfacelo ecologico dei mari è determinato da una sola legge: LA LEGGE DEL PROFITTO. Il sistema del capitale, unico responsabile di tutto questo, ha portato la produzione a livelli mai immaginati, ha inventato produzione di merce inutile e dannosa per l’ambiente e per l’uomo. Un sistema di produzione infame e disumano che, oltre ad affamare milioni di proletari nei paesi diventati poveri per la continua depredazione di tutte le risorse presenti nel territorio e nei mari, ha messo in ginocchio gli operai e i lavoratori di tutti i paesi industrializzati per creare le stesse condizioni di sfruttamento dell’uomo e di conseguenza sull’ambiente.
La strada per modificare questo stato di cose è la lotta contro il capitalismo e l’organizzazione dei lavoratori per il suo abbattimento, mobilitarsi nei luoghi di lavoro per migliorare le condizioni di vita degli operai, mandar in galere i padroni che provocano morti sul lavoro.

A questo punto la mobilitazione contro i cambiamenti climatici e l’inquinamento della terra deve diventare prioritaria ad ogni altra questione, tutti i lavoratori e lavoratrici devono aderire allo sciopero del 27 settembre e partecipare alle manifestazioni ( da Largo Cairoli alle 9,30 la mattina alle 18,00 il pomeriggio).

Tutti abbiamo un grande compito: contribuire con il nostro impegno ad informare e formare gli uomini e le donne, far crescere la coscienza di classe per la salvaguardia della terra e del suo equilibrio biologico, ma, soprattutto, utilizzare tutte le nostre energie contro questo sistema organizzando la resistenza nei luoghi di lavoro e nel sociale per la difesa incondizionata degli interessi e della vita di chi lavora, per costruire un partito dei lavoratori che abbia come programma la salvaguardia dell’ambiente e l’abbattimento del sistema del capitale, unico responsabile dell’inquinamento e dello sfruttamento della terra e degli esseri umani.

O SOCIALISMO O BARBARIE! Questo slogan, coniato decine di anni fa dai comunisti, è oggi più attuale che mai. Anche la nostra strada è sempre la stessa: lotta di classe contro il capitale !

slaicobas.sedenazionale@pec.it slaicobas.sedenazionale@gmail.com

SLAI COBAS MILANO

Continua la protesta alla Euroespansi di Cusago

Prosegue lo sciopero con presidio alla Euroespansi di Cusago.
All’incontro presso l’Ispettorato avevano offerto una buona uscita per il licenziamento di Walid.
Wasiq deve essere reintegrato!!!

Euroespansi

 

Euroespansi: se licenziate uno di noi, licenziateci tutti! Non ci fermeremo!

Oggi presidio dei lavoratori in sciopero davanti all’azienda. Pdire basta! “se licenziate uno di noi, licenziateci tutti! Non ci fermeremo!”.

Euroespansi 2 agosto 2019

No ai licenziamenti repressivi!

ioA Cusago in viale Europa 30/C-14 alcune attività produttive, gestite dallo stesso datore di lavoro, vengono svolte da 4 società : Euroespansi, Tecnoeuro, Pai, Ge.Ga.
Tutto per tenere sotto scacco gli operai. Le leggi che si sono succedute hanno ridotto le difese dei lavoratori, per citare le ultime, lart 18 è stato sostituito dal Job Attac, decine di forme contrattuali che precarizzano il rapporto di lavoro; ma le norme si abbassano ancora di più se la società ha meno di 15 dipendenti,

ed è questo il gioco del signor Pozzi.

A questo punto i dipendenti sono costretti a sottostare a tutte le disposizioni della società altrimenti rischiano il licenziamento.
Per Wasiq, un lavoratore assunto circa 2 anni fà, il licenziamento è stato decretato dalla società Euroespansi, perché avrebbe indicato ad un altro lavoratore di lavorare con più attenzione.
Tutto questo in un clima di continue minacce di licenziamento. Il personale lavora in tutte le attività che competono alle varie società, e sono obbligati a formare i nuovi assunti, che diventano, grazie alla strategia aziendale, i loro diretti concorrenti. Oltre a ciò viene usato il ricatto di massimizzare le prestazioni con orari di lavoro da 8 ore fino a 12 ore giornaliere, turni notturni senza il rispetto delle 11 ore di riposo e sabati e domeniche lavorative senza controllo.
Non sono bastati circa 9 anni di lavoro, sempre ultra produttivo, da parte di quasi tutti questi lavoratori in maggioranza stranieri, per garantire loro la tranquillità sul lavoro, ne basta la loro disponibilità a svolgere tutte le mansioni senza il riconoscimento economico dovuto, al primo segnale “negativo”, la direzione di Euroespansi ha infatti comunicato che non tollera il calo della produzione e procederà con i provvedimenti. Senza contare che quando vengono confezionati pezzi non conforme alla qualità, per aver accelerato nella produzione (così come richiesto), le società puniscono con provvedimenti disciplinari, se si lavora cercando la qualità vieni punito perchè fai poco. Una situazione parecchio difficile da sopportare !
Senza contare che il calo della produzione è dovuto anche al fatto, che per i lavoratori “incriminati” sono calate le ore di lavoro, e che i gli stessi tendono a confezione manufatti di buona qualità, e per questo ci vuole più tempo.
Infine videosorveglianza continua su alcune postazioni lavorative e onnipresenza del responsabile che intimidisce e minaccia. Una situazione che sta portando queste persone all’esasperazione che impone una risposta sindacale decisa e anche legale.

VENERDI’ 2 AGOSTO SCIOPERO DI 8 ORE CON PRESIDIO CONTRO IL LICENZIAMENTO IMMOTIVATO DI WASIQ, IN VIALE EUROPA 30/C-14 CUSAGO (MI) .
BASTA ANTEPORRE IL PROFITTO ALLA SICUREZZA E ALLA TRANQUILLITA DI CHI LAVORA !
BASTA VIDEO SORVEGLIANZA SULLATTIVITA PRODUTTIVA E MINACCE CONTINUE !
SOLIDARIETA CON IL LAVORATORE LICENZIATO INGIUSTAMENTE .

SLAICOBAS EUROESPANSI CUSAGO

NUOVO ACCORDO PER I LAVORATORI DEL DEPOSITO BENNET DI ORIGGIO

ACCORDO DI SECONDO LIVELLO DEPOSITO BENNET DI ORIGGIO.

Con l’assemblea del 26 febbraio 2019 è stato approvato, alla presenza di 104 soci-lavoratori, l’accordo di secondo livello discusso per qualche mese.
L’accordo in questione ha sancito il passaggio graduale del ticket mensa elettronico da euro 5,29 ad euro 7. Inoltre nell’accordo sono stati inseriti i miglioramenti già ottenuti nelle precedenti vertenze:
• il passaggio dal 5° livello al 4°;
• Il pagamento della carenza malattia del 100% per i primi 3 giorni e tre eventi l’anno;
• 2 pause giornaliere retribuite di 10 minuti ciascuna;
• la possibilità per il socio lavoratore, nel caso non avesse ferie o Rol, di poter chiedere fino a 45 giorni di permesso per poter recarsi nel proprio paese d’origine per qualsiasi eventualità;
• l’impegno di individuare, in accordo con le RSA e i RLS del deposito, un sistema premiante per i conduttori delle navette e per i carrellisti.

Resta nostro impegno, con i lavoratori, di proseguire nel confronto con la società cooperativa Feynman e con il Consorzio Cal per eliminare definitivamente la trattenuta sui primi tre giorni di malattia per tutti gli eventi, di evitare il ricorso allo straordinario e assumere più persone in modo da garantire maggiore sicurezza sul lavoro ed una migliore qualità della vita.

 

8 marzo 2019 la lotta è sempre la stessa!!!

Governo di destra, governo di sinistra, governo del cambiamento : per le donne i problemi sono sempre gli stessi.
Anche quest’anno scenderemo in piazza contro questo governo più assolutiste e reazionario che del cambiamento, come si è definito in campagna elettorale.
Aumentando l’attacco alle donne nel sociale e nel mondo del lavoro. Il disegno di legge 735 del senatore leghista Simone Pillon (decreto Pillon) per l’appunto, introduce nelle normative che regolano le condizioni della donna nel mondo del lavoro e nella società, condizioni che peggiorano quelle attuali, e non esageriamo a definire queste norme clerical-fasciste; e come se non bastasse, oltre a tutti gli ostacoli che attualmente, sopratutto in Italia, si incontrano per esercitare il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza, questo disegno mette in discussione la legge 194 che ha stabilito che la donna decide se abortire.
Il Governo del cambiamento vuole cancellare le lotte delle donne e degli uomini che si sono battuti per questo diritto, cambiando le cose in peggio !! Leggi tutto “8 marzo 2019 la lotta è sempre la stessa!!!”

Comune di Milano – la Pecora Rossa edizione speciale

Piano Occupazionale così non va!!!

Nel passato numero della Pecora Rossa vi abbiamo proposto gli inesorabili dati del personale del comune di Milano a certificare da un lato la progressiva diminuzione anno dopo anno, al di là dei proclami, e dall’altro l’altrettanto progressivo invecchiamento della dotazione organica dell’ente in cui lavoriamo, su cui occorrerebbe un ragionamento ulteriore per permettere la sopravvivenza dell’amministrazione comunale per come la conosciamo in seguito ad un uscita di massa a causa pensionamento. E non c’è riforma pensionistica al mondo che possa evitare questo scenario: in un contesto in cui la PA non assume più prima che poi i nodi vengono al pettine. I tagli imposti agli enti locali dell’ultima legge di stabilità palesano davanti ai nostri occhi, appunto, un nodo inestricabile, che mette in discussione in primo luogo la natura pubblica e pressoché gratuita dei servizi locali ed in secondo luogo l’inquadramento contrattuale di chi li fornisce, sempre meno impiegati pubblici e sempre più precari a tempo indeterminato, fra le forche caudine del Jobs Act e dei rapporti contrattuali aziende-soggetto pubblico. Nel Comune di Milano, dalla DC SIAD all’Area Riscossione, numerosi sono oramai i settori a gestione “mista”, e nuove esternalizzazioni saranno alle porte se verrà confermato il piano di Malangone di voler ridurre il turn over ad 1/3 dei dipendenti che conquisteranno la pensione nei prossimi 3 anni. Inutile ricordare che la diminuzione dei servizi colpirà chi ne usufruisce maggiormente, ovvero il ceto più debole, e che sebbene non ci troviamo d’accordo in merito ai tagli stabiliti dall’ultima scellerata legge di stabilità è anche utile ricordare come questi fondi potrebbero essere recuperati attraverso la fiscalità locale andando a colpire in primis le proprietà plurime, per una vera redistribuzione della ricchezza. Ci troviamo d’accordo anche con coloro che affermano l’esigenza di non sperperare fondi pubblici per avventure improbabili quali le Olimpiadi 2026 o la riapertura dei Navigli, quest’ultima non a caso già oggetto di revisione da parte della giunta ed uscita a quanto pare dall’agenda politica dei prossimi anni. Se al suo posto entrerà una nuova politica pubblica che rimetta al centro il servizio pubblico locale, questo sarà anche dovere delle oo.ss. chiamate a recuperare il rapporto perso coi dipendenti negli ultimi anni attraverso una mobilitazione determinata ed in grado di non arretrare, senza concedere armistizi in cambio di briciole. La vertenza messa in piedi nell’ultimo triennio ci sia da monito.

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23 febbraio 2019 – Assemblea pubblica sul decreto sicurezza

23 febbraio 2019 ore 15.30
Assemblea pubblica sul decreto sicurezza
CentRho – Piazza S. Vittore – Rho

La crisi economica si abbatte sui lavoratori e le loro famiglie e questo governo, come i precedenti, nonostante le promesse elettorali e la propaganda, è incapace di dare risposte adeguate ai veri problemi del paese e delle fasce popolari. la classe dirigente risolve la crisi distruggendo i servizi pubblici e i diritti dei lavoratori, distruggendo il salario e il reddito familiare attraverso il lavoro flessibile e precario sottopagato. Ma questo non basta. Leggi tutto “23 febbraio 2019 – Assemblea pubblica sul decreto sicurezza”