La Cooperativa Sodalitas Victoria, che gestisce tutte le RSA della Fondazione Mantovani continua nella sua politica di risparmio e repressione.
Per risparmio intendiamo che alle operatrici vengono aumentati i carichi di lavoro, sostenendo a più riprese che l’organico è sufficiente e che gli standard regionali vengono rispettati se non aumentati; sta di fatto che vengono diminuite le ore giornaliere per aumentare le giornate di lavoro, spesso e volentieri si deve cambiare turno per coprire le assenze e lavorare in straordinario.Tutto questo in un clima di minaccia, infatti chi si rifiuta di svolgere le prestazione sempre in aumento, rischia provvedimenti disciplinari e sanzioni.
Per questo servono referenti “con le palle” che impongono con atteggiamenti minacciosi questo clima da campo di lavoro.
La Regione Lombardia è responsabile di questa situazione, prima perché con gli standard minimi ha lasciato alle RSA sia pubbliche che private di ridurre l’organico ai minimi essenziali;
• quale controllo serio viene effettuato sul personale da parte degli organi preposti della Regione?
• le operatrici, che dopo anni di lavoro, svolto con criteri da fabbrica con poca sicurezza e sempre sotto stress, hanno riscontrato malattie professionali e non sono più idonee al 100%, come vengono considerate? Come rientrano nel computo del minutaggio possono essere considerate allo stesso modo di quelle ancora idonee?
• In questo clima di repressione psicologica, vanno bene solo i referenti benvoluti e i responsabili di vario grado, che si crogiolano nel loro ambito ruolo di sovrastante senza pensare agli effetti del loro operato. Questo va bene ai Dirigenti che aumentano la produttività e i guadagni, e va bene anche ai politici regionali dell’assessorato alla famiglia e ai servizi sociali, in questo modo prendono gli stipendi senza preoccuparsi troppo.
Alle operatrici e operatori delle RSA non resta che coordinarsi e lottare contro dirigenti di tale fatta, contro politici e affaristi che sui bisogni degli anziani hanno fatto soldi e continuano a farne.
• La sanità è l’assistenza non deve tornare la pubblico gestita con risorse economiche adeguate, personale formato, motivato e bene pagato in numero sufficiente nei reparti e nei servizi!
• BASTA FARE PROFITTI SULLA SALUTE DELLE OPERATRCI/RI E DEGLI ANZIANI!
• ADEGUARE DA SUBITO GLI ORGANICI NON AGLI STANDARD REGIONALI MA AI REALI BISOGNI NEI REPARTI!
• TICKET MENSA PER LE OPERATRICI/RI DOVE NON SI PUÒ CONSUMARE IL PASTO!
• BASTA A REFERENTI POCO RISPETTOSI DELLE LAVORATRICI, DOVE CI SONO DONNE NON VANNO BENE I SULTANI!
Slai Cobas Solitas Victoria