Rosaria Di Fabio, una nostra iscritta, una compagna di lungo corso lavorante al GP 1, muore in rianimazione al San Paolo, perché venuta a contatto con un ricoverato affetto dal Corona Virus. Rosaria con i suoi problemi di salute, in questa situazione pericolosa, non voleva mancare, sentiva il dovere di fare la sua parte nel clima di emergenza e di difficoltà, ed ha pensato di dare il suo contributo, fino in fondo. Proprio come piace ai nostri dirigenti.
Nessuno si è preoccupato di evitare questa morte, nessuno ha pensato di preservare la collega dell’epilogo funesto. Serve ricordare che il responsabile o “datore di lavoro” è tenuto alla protezione e alla prevenzione dei dipendenti c l’eventuale noncuranza deve essere perseguita.La pandemia scatenata da questo virus ha messo in ginocchio il mondo intero; di fronte a catastrofi di queste dimensioni è facili nascondersi dietro la fatalità, ma dobbiamo ricordare a tutti che l’impreparazione e l’approssimazione dei primi momenti non solo hanno ingigantito la pandemia ma non hanno messo in sicurezza le operatrici/ri sanitari che si stanno battendo contro il mostro che conosciamo.
In questi ultimi anni tutti i dirigenti del comparto sanitario pubblico, tra cui quelli delle A.S.P. Golgi-Rcdaelli, si sono fregiati, ricompensati poi da premi di risultato ed altro, per aver risparmiato sui presidi, sul personale e su tutto quello che potevano, in questo modo hanno ridotto all’osso gli infermieri, gli OSS ed altre figure sanitarie che in questo momento sono preziose.
Mentre vengono ammucchiate armi c materiale bellico nelle polveriere e nei depositi militari, negli ospedali e negli istituti geriatrici, in tutta la sanità pubblica e privata nazionale la politica del risparmio e delle scorte zero ha fatto scuola, e per questa politica si sono fregiati Dirigenti di varia natura, per presentare conti in “ordine” ai revisori ed essere eletti primi in classifica.
Anche all’A.S.P., i nostri dirigenti si sono battuti con forza per far passare questa politica cd hanno vinto. Di fronte a questa emergenza, oltre a rispondere in ritardo e a prenderla sotto gamba, hanno gettato gli operatori nella disperazione, i soliti grandi cervelloni hanno minimizzato, (le mascherine non servono, oppure usate il metodo della nonna dicevano, cioè lavatele dopo 4 o 5 giorni di utilizzo e poi riutilizzatele), con scorte ridicole nei magazzini.
Anche al GP1 si suonava la stessa musica, emeriti responsabili c dottori sostenevano che si poteva fare a meno delle mascherine e che non bisognava diffondere il panico.
Bravi in questo modo avete diffuso il Virus !!
Ed ancora oggi si viaggia con la lotteria per avere mascherine e presidi giusti, ancora oggi dobbiamo discutere con quelli che sanno tutto e vedono nei lavoratori i nemici da combattere, se chiedono di non rischiare la vita.
PERCHÈ LA MORTE DELLA CARA ROSARIA NON SIA VANA, CHE PAGHINO I RESPONSABILI !! OGNI OPERATRICE/RE DEVE PRETENDERE DI LAVORARE IN MASSIMA SICUREZZA IN TUTTI I REPARTI, COSI COME GLI OPERATORI DELLA COOPERATIVA E DELLE PULIZIE !!
- PRESIDI EFFICIENTI F.P EFFICACI A TI TTE LE OPERATRIC1/RI !
- INDAGINE VIROLOGICA CON TAMPONE A TUTTI!
- SE QUESTE MISERE NON VENGONO PRESE IMMEDIATAMENTE ASTENERSI DAL LAVORO E PRESENTASI IN MASSA IN DIREZIONE PER CHIEDERE CON LA FORZA IL RISPETTO DELLE NOSTRE VITE!!
25 marzo 2020