Governo di destra, governo di sinistra, governo del cambiamento : per le donne i problemi sono sempre gli stessi.
Anche quest’anno scenderemo in piazza contro questo governo più assolutiste e reazionario che del cambiamento, come si è definito in campagna elettorale.
Aumentando l’attacco alle donne nel sociale e nel mondo del lavoro. Il disegno di legge 735 del senatore leghista Simone Pillon (decreto Pillon) per l’appunto, introduce nelle normative che regolano le condizioni della donna nel mondo del lavoro e nella società, condizioni che peggiorano quelle attuali, e non esageriamo a definire queste norme clerical-fasciste; e come se non bastasse, oltre a tutti gli ostacoli che attualmente, sopratutto in Italia, si incontrano per esercitare il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza, questo disegno mette in discussione la legge 194 che ha stabilito che la donna decide se abortire.
Il Governo del cambiamento vuole cancellare le lotte delle donne e degli uomini che si sono battuti per questo diritto, cambiando le cose in peggio !!
Tutti i governi e le religioni nel mondo (tranne qualche eccezione) hanno nel loro programma politico di mantenere le donne in una condizione di inferiorità all’uomo e al capitalismo, non gli stessi diritti a cominciare dalla disparità di trattamento sul lavoro, nelle carriere e nella società. Senza contare i continui femminicidi, centinai di donne uccise da compagni, mariti ecc., che l’emancipata società italiana registra ogni anno.
In questo quadro politico reazionario capitalista il mondo antagonista : del sindacalismo di base, dei gruppi e dei movimenti di tutte le categorie sessuali, devono mobilitarsi nel giorno della commemorazione della lotta delle donne nel mondo, per mantenere alta la guardia e manifestare il proprio dissenso con la lotta a tutte le misure reazionarie che in Italia ed in Europa e nel mondo si stanno registrando.
In Italia non possiamo dimenticare che con un decreto legge del Governo Monti-Fornero in una giornata sono stati aumentati di anni di lavoro per tutte le donne del pubblico impiego (da 60 a 65) , e gradualmente per le donne del settore privato. Un decreto legge passato senza opposizione da parte tutti i partiti e con il silenzio dei sindacati confederali; gli stessi organismi che oggi fingono di lamentarsi delle difficoltà che hanno infermiere OSS ed altre figure professionali nella sanità e nell’assistenza per l’invecchiamento e l’aumento delle malattie professionali.
Sempre in ambito lavorativo lamentiamo con forza e dobbiamo batterci nello stesso modo per cambiare le condizioni di lavoro e di aggressione nel mondo del lavoro pubblico della sanità, dell’assistenza agli anziani ai disabili, perchè oltre all’invecchiamento, ai ricatti continui ai danni delle donne, eternamente precarie nelle cooperative sociali, nei settori privati, senza dimentica le condizioni di semi schiavitù a cui sono sottoposte lavoratrici immigrate nelle campagne del sud Italia.
Un accanimento contro le donne lavoratrici in tutti i settori perché il regime di sfruttamento capitalista incentiva la repressione nei luoghi di lavoro, con la meritocrazia, con provvedimenti disciplinari e minacce di licenziamento per chi non si disciplina alle nuove regole di controllo asfissiante nei reparti di degenza e in tutti i luoghi di lavoro e le donne pagano le conseguenze maggiori di questa situazione.
Lo Slai Cobas partecipa alla giornata di sciopero dell’otto marzo ed invita le lavoratrici e i lavoratori ad aderire, con la convinzione che contro questo governo bisogna mantenere alta la guardia, e resistere con ogni mezzo.
Anche in questo momento storico particolare in cui si affermano, con il consenso degli elettori imbrogliati dalle promesse elettorali e sottoposti ad una campagna di propaganda reazionaria e fascista contro immigrati e poveri in genere, (politiche che aggravano le condizioni economiche e normative di tutti i lavoratori e delle donne in particolare), la volontà di lotta non è mai venuta meno tra le proletarie e proletari,
BISOGNA ORGANIZZARSI IN MODO STABILE IN UN PROGETTO POLITICO DI CLASSE CHE METTE AL PRIMO POSTO IL DIRITTO DELLA PARITA’ DI CONDIZIONI TRA UOMO E DONNA, CONTRO IL SISTEMA DEL CAPITALE E I SUOI COLLABORATORI SINDACALI PARTITICI E CLERICALI.
• NO ALLA LEGGE PILLON !
• ABOLIZIONE DELLE LEGGE FORNERO !
• BASTA FEMMINICIDI NEL MONDO !
• LIBERTA’ PER TUTTE LE DONNE
VENERDI’ OTTO MARZO ALLE ORE 9,00 CI TROVIAMO IN PIAZZA OBERDAN PER PARTECIPARE AL PRESIDIO E ALLA MANIFESTAZIONE.
Slai Cobas Coordinamento Provinciale di Milano