Lo sciopero generale del 26 ottobre si oppone al nuovo esecutivo di questo governo, serve per richiamare l’attenzione dei lavoratori che hanno votato i partiti che lo compongono, ed infine per tutti coloro che si sono lasciati convincere dalla propaganda di regime e dalle grida gioiose dal balcone di palazzo Grazioli, sulla bontà delle misure che prevedono i decreti emanati dal governo in questi mesi e dal D.e.f., di prossima promulgazione.
Partendo dal decreto detto “Concretezza”, varato per irrigidire i provvedimenti disciplinari le norme contro i dipendenti pubblici, al decreto “sicurezza e immigrazione”, che non solo disciplina in modo ancora più repressive le legge contro gli stranieri, ma introduce norme fasciste e repressive contro il movimento dei lavoratori : come la previsione di arresto, fino 4 anni di reclusione congiuntamente alla multa, per chi occupa edifici sia pubblici che privati, arresto che può arrivare a 12 di reclusione per chi organizza o partecipa a blocchi stradali.
Così mentre la società italiana scivola verso un regima fascista i lavoratori guardano con entusiasmo alle piccole riforme che credono di scorgere a loro favore, inserite nel il Decreto Economico e Finanziario 2019, ma sarà proprio così?
La canea che si è scatenata contro, da parte di economisti e speculatori finanziari, non significa che le norme contenute siano ha favore dei lavoratori: Non lo può essere un decreto che prevede la fuoriuscita di 3/400 mila lavoratori, con quota 100, (38 anni di contribuzione e 62 anni de età), che non modifica la legge Fornero ed illude tanti lavoratori la quale serve per dimostrare il mantenimento delle promesse elettorali. Al reddito di cittadinanza che non è altro che la continuazione di Rei del passato governo Gentiloni, limitato nel tempo; fatto pagare dai lavoratori; con la minaccia di 6 anni di galera per chi sbaglia. Senza considerare che ad emanazione avvenuta del decreto possiamo trovarci qualche spiacevole sorpresa.
Questo sciopero è stato organizzato su una piattaforma rivendicativa che oltre a condannare il pauroso scivolamento verso un nazionalismo razzista xenofobo, detta le coordinate su cui il movimento dei lavoratori italiani e stranieri devono coordinarsi e lottare:
- per l’abolizione del decreto “Sicurezza” voluto dalla lega di Salvini e appoggiato dai 5 stelle.
- Forti aumenti di salario per tutti i lavoratoi, nel settore pubblico dopo 10 anni di mancata firma del contratto, già scaduto nel 2018, nel Def, non è stato previsto un centesimo per finanziare i nuovi aumenti. Concorsi e assunzioni in ruolo di personale giovane.
- Lotta contro le privatizzazioni della scuola e della sanità, per la sicurezza sociale per i lavoratori/ci impiegati, pensionati e per i disoccupati/te, con visite gratuite e senza ticket.
- Per l’abolizione vera della legge Fornero per garantire alle donne l’uscita dal lavoro a 60 anni di vita con qualsiasi contribuzione, e pensione anticipata a 35 anni di contributi versati, per tutti.
- Niente riduzione delle tasse ai padroni come previsto dalla fla tax. finanziamento del salario garantito ai disoccupati, pagato dall’evasione fiscale e contributiva pari a centinaia di miliardi di euro.
- Abolizione della legge sul mercato del lavoro detta Job Act per reintrodurre il reintegro nel posto di lavoro a chi licenziato senza giusta causa con il risarcimento dei danni fino a 24 mensilità.
- riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per tutti i lavoratori pubblici e privati, per creare più occupazione per riprenderci la vita.
- Abolizione dell’accordo sella Rappresentanza sindacale che stabilisce che solo i sindacati “amici” dei padroni sono rappresentativi e vieta di scioperare contro accordi sottoscritti dai confederali.
- Per denunciare infine che anche questo governo è in linea con tutti gli altri nel favorire le spese militari e partecipare attivamente al processo di armamento e missioni militari nei paesi da depredare, favorendo di fatto la tendenza alla guerra imperialista che si tra preparando contro il proprio proletariato disoccupato e sempre più povero, contro i proletari del mondo povero e sfruttato.
ADERIAMO ALLO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DEL 26 OTTOBRE, PARTECIPIAMO ALLA MANIFESTAZIONE CITTADINA CHE PARTIRA’ ALLE 9,30 DA LARGO CAIROLI.
SLAI COBAS PROVINCIALE MILANO.