Anche al Comune di Milano, come in altre realtà milanesi del pubblico impiego, abbiamo partecipato alle elezioni RSU 2022 con una lista unitaria composta da lavoratrici e lavoratori attivi nel sindacalismo di base o indipendenti.
Non abbiamo chiesto voti in cambio di promesse e di favori, ma come riconoscimento del lavoro svolto in questi anni e come incoraggiamento a continuare nella difesa della dignità, dei diritti e della salute nostra e dei nostri colleghi.
Il nostro risultato elettorale ci soddisfa moderatamente. Abbiamo infatti raccolto 196 voti, migliorando il risultato del 2018 sia in termini assoluti che in termini percentuali, e confermando un buon radicamento nei luoghi di lavoro in cui siamo presenti e attivi. Scontiamo l’assenza nei due settori più numerosi in termini di organico del Comune di Milano, l’Educazione e la Polizia Locale, che occupano circa la metà dei dipendenti ed eleggono la maggior parte dei delegati.
Questo risultato ci consente comunque di avere tre rappresentanti – Ivan Bettini (biblioteche), Gianluca Cangini (incassi e riscossioni) e Paola Masetti (biblioteche) – al servizio di chi desidera autorganizzarsi per difendere in prima persona i propri diritti e i propri interessi.
Il sindacato non deve essere infatti un apparato burocratico a cui affidare la soluzione dei propri problemi individuali ma uno strumento di autoeducazione e di lotta.
Ci preoccupano la sfiducia nel pensiero e nell’azione collettiva, e il prevalere di logiche clientelari e corporative, per vincere le quali riteniamo importante costruire insieme agli altri soggetti del sindacalismo di base e ai delegati attivi e combattivi di tutti i sindacati un movimento credibile ed efficace nel contrastare le politiche dell’Amministrazione comunale e nel migliorare concretamente le nostre quotidiane condizioni di lavoro.
Ci impegneremo, insieme a tutti quelli che vorranno condividere con noi questo percorso, a restituire centralità ed efficacia alla RSU del Comune di Milano, e a dimostrare con i fatti che solo con la solidarietà e la partecipazione lavoratrici e lavoratori possono conquistare dignità e diritti.