Fondi ex Alfa al trasporto pubblico. E nessuno pensa al lavoro…

Il Comune di Arese, Regione Lombardia e Città Metropolitana hanno chiesto al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) di avere nelle proprie disponibilità i fondi stanziati nella Legge Finanziaria del 2004 a favore del recupero dell’area ex Alfa Romeo. Le risorse stanziate nel 2004 erano state pensate per la reindustrializzazione, la promozione industriale e la riqualificazione dell’area oggetto dell’Accordo di Programma; le risorse ammontano a ben 53 milioni di euro.

Ora gli enti del territorio, non contenti di quanto già incassato dagli oneri di urbanizzazione, tentano di aumentare il loro bottino appropriandosi di fondi che, nelle loro intenzioni, dovrebbero finanziare il potenziamento del sistema di trasporto pubblico, in particolare tra Arese e Arexpo.

Secondo il Sindaco aresino Michela Palestra “è fondamentale legare lo sviluppo della nostra città e dell’area ex Alfa Romeo alle grandi trasformazioni che avvengono a due passi da noi, come quella dell’area che ha ospitato Expo. È l’unica strada possibile, ne eravamo convinti prima e lo siamo ancor di più oggi”.

E’ necessario precisare che l’area ex Expo ospiterà (chissà quando!) facoltà universitarie, centri di ricerca farmaceutica, genetica e sociologica, sedi dirigenziali di multinazionali; nell’area ex Alfa Romeo, oltre al famoso centro commerciale, sono previste altre attività della grande distribuzione. Quindi i 53 milioni di euro dovrebbero, nell’intenzione dei “Signori della politica”, finanziare il trasporto di coloro che popoleranno il nuovo Parco delle Scienze verso lo Shopping Center.

E in tutto ciò non una parola viene spesa circa il tema “lavoro, lavoratori e lavoro stabile”. Ci chiediamo come mai la politica non si sia preoccupata e continui a disinteressarsi dell’enorme riduzione di lavoro provocata dalla deindustrializzazione dell’area ex Alfa Romeo, del fatto che nell’intera area domini ormai solo il lavoro precario, del fatto che le ultime aziende produttive rimaste nell’area subiscano incendi e minaccino ulteriore contrazione nei livelli occupazionali. Fin troppo note sono le vicende degli operai dell’Innova Service o, quelle più attuali, degli operai della Caris. E ci chiediamo come mai la politica non si sia mai affrettata ad esigere quanto previsto dall’Accordo di Programma relativamente alla creazione di lavoro stabile da parte de Il Centro: lo shopping center avrebbe dovuto creare ben 2000 posti di lavoro stabile e, qualora ciò non fosse avvenuto, avrebbe dovuto risarcire gli enti locali per il danno arrecato.

Perché la politica non chiede al Centro commerciale il rispetto degli accordi o il risarcimento? Perché la politica non chiede allo Stato i 53 milioni di euro per creare attività produttive che generino lavoro stabile? Probabilmente alla politica non interessa l’impoverimento delle famiglie del territorio, non interessa l’aumento dello sfruttamento, non interessa potenziare il trasporto per pendolari e studenti. Ciò che interessa alla politica è che tutti riescano a raggiungere comodamente il centro commerciale….

Lavoratori senza stipendio, lo Slai Cobas conferma il presidio in Prefettura a Vibo

Fonte: il Vibonese

Il sindacato Slai Cobas di Vibo Valentia conferma la giornata di mobilitazione a sostegno dei lavoratori del comparto rifiuti che, in diversi comuni del Vibonese, attendono ancora il pagamento di diverse mensilità arretrate di stipendio. Il coordinatore provinciale Nazzareno Piperno, infatti, il prossimo 13 marzo, accompagnerà numerosi lavoratori davanti alla Prefettura di Vibo per un sit-in al termine del quale è stato chiesto inoltre un incontro con il prefetto Guido Longo. Leggi tutto “Lavoratori senza stipendio, lo Slai Cobas conferma il presidio in Prefettura a Vibo”

Pochi maledetti ma subito? No, neanche quelli!!

In tempi non prosperi la saggezza popolare ha alternato momenti di speranza per il futuro “Adda passà ‘a nuttata” a momenti in cui ci si accontentava con il poco che gli veniva offerto “pochi maledetti ma subito”.
Con la recente ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto delle Funzioni Locali, molti lavoratori si sono ispirati al secondo detto popolare e hanno pensato … almeno abbiamo preso qualcosa. Dopo nove lunghi anni di blocco contrattuale e svariate migliaia di euro persi per i mancati rinnovi, hanno sperato che finalmente qualcosa entrava in tasca.
Ma è realmente così? O ancora una volta siamo stati ingannati? No, non abbiamo avuto neanche quelli!
Vediamo la seguente tabella con gli aumenti livello per livello. Nell’ultima colonna sono indicate le somme che mensilmente abbiamo perso e che non recupereremo mai più.
Ringraziamo caldamente Cgil, Cisl, Uil e Csa per l’ennesima fregatura.

Per visionare la tabella scarica il volantino in pdf (formato A3)

Per visionare la tabella scarica il volantino in pdf (formato A4 fronte retro)

21 marzo presentazione della lista Slai Cobas del comune di Milano

Mercoledì 21 marzo ore 16.30 – 18.00
via Dogana, lato Museo del Novecento
presentazione dei candidati e delle candidate
della lista Slai Cobas con aperitivo

Maria Amato, Ivan Bettini, Gianluca Cangini, Antonio Cusimano, Roberto Firenze, Angela Foggetta, Piero Maestri, Paola Masetti, Sergio Mazzarelli, Carmelo Ratone, Davide Renoffio, Sonia Tondini

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Rifiuti, Slai Cobas: «Lavoratori da mesi senza stipendio in 14 comuni del Vibonese»

Fonte: il Vibonese

Il sindacato Slai Cobas di Vibo Valentia ha inoltrato una formale comunicazione alla Prefettura nella quale si evidenzia la situazione vissuta dai lavoratori del settore rifiuti operanti in diversi comuni del Vibonese, determinata dal ritardato pagamento degli stipendi, e si annuncia l’avvio di un presidio di protesta. Leggi tutto “Rifiuti, Slai Cobas: «Lavoratori da mesi senza stipendio in 14 comuni del Vibonese»”

Legge 104 anche il lavoratore part time ha diritto ai tre giorni

Il caso: una lavoratrice con part-time verticale contestava con vertenza giudiziaria la riduzione da 3 a 2 dei giorni di permesso mensile riconosciuti dall’articolo 33 comma 3 L. 104/92 per i familiari di portatori di handicap in situazione di gravità. La ricorrente, dipendente con part-time verticale. Sia in primo che in secondo grado i giudici di merito le hanno dato ragione.

Sia il datore di lavoro che l’Inps ricorrevano in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello di Trento. In particolare, l’ente di previdenza confutava l’affermazione della Corte, laddove la stessa precisava che la riduzione dell’importo in funzione del minor numero di ore di lavoro, sancita dall’articolo 4 del Dlgs. 61/2000, riguardava solamente il trattamento economico del lavoratore part-time, oltre a retribuzione feriale, malattia ordinaria e professionale, infortuni, maternità, con esclusione appunto dei permessi L. 104.
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8 marzo di sangue

ANCORA UN OTTO MARZO DI SANGUE, ANCORA DONNE BARBARAMENTE UCCISE.  SOLO ABBATTENDO LA SOCIETA’ CAPITALISTA E IL CONTROLLO  DELLE RELIGIONI SI PUO’ LIBERARE LA DONNA E L’UMANITA’ !!

L’ultimo femminicidio atroce  in ordine di tempo  ha visto la morte di tre donne, non solo la moglie del carabiniere che con l’arma di ordinanza ha sparato senza pietà, ma anche le due figlie uccise mentre dormivano.

Subito dopo il barbaro assassinio di Sara Pietrantonio assassinata e macellata da un immigrato, e  Jessica Faoro, uccisa da un italiano perché ha rifiutato le sue  avances.

Dimostra  che l’aggressione nei confronti delle donne non è un fatto privato, fra marito e moglie, fidanzata o compagno, ma anche in Italia, come in tanti paesi del mondo, è una questione politica che coinvolge tutta la società a cui nessuno riesce a dare risposta e soluzioni decise e durature. Leggi tutto “8 marzo di sangue”

Flessibilità unilaterale record straordinari

Le modalità comunicative e operative, con le quali, la direzione Sevel continua ad utilizzare turni settimanali extra lavorativi, conferman, quanto nella pratica quotidiana il “ccsl del cambiamento” sia uno strumento aziendale unilaterale e funzionale ad impedire qualsiasi mediazione sindacale, persino agli entusiati firmatari confaziendali, sia a livello economico che per orari settimanali e condizioni lavorative.

Ciò premesso a seguito della reiterata indisponibilità della direzione Sevel, a considerare soluzioni e modalità orarie e turnistiche alternative che favorirebbero occupazione e aumenti salariali, il Coordinamento di Chieti dello Slai Cobas dichiara lo

SCIOPERO
sabato 10 marzo 2018
dalle 5:45 alle 13:45